Un
medico disse di aver conservato in naftalina un pezzo di intestino
di Anna Anderson, la presunta Principessa Anastasia, figlia dello
Zar Nicola II. La donna era morta da qualche anno, quando il chirurgo
che l'aveva sottoposta ad un intervento, dette notizia del reperto
anatomico in suo possesso. Il tessuto si prestava ad un esame del
DNA, che avrebbe potuto chiarire una volta per tutte se Anna era stata
una bugiarda mitomane o veramente l'ultima dei Romanov.
L'esame
si fece, comparando - sembra - il gene di Anna con quello del Principe
Filippo di Edimburgo, marito della Regina Elisabetta d'Inghilterra
e parente dei Romanov. Il risultato fu: no!
Anna
Anderson non era della stessa famiglia.
Rimangono
tuttavia diversi dubbi. Anzitutto sarebbe da vedere se il reperto
anatomico impiegato era veramente di Anna e - se si - perché
il medico lo aveva conservato. C'è poi da chiedersi il motivo
per cui l'esame fu parametrato al DNA del Principe Filippo e non a
quello di parenti più prossimi di Anastasia.
Ma la
domanda più importante senza risposta è un'altra: non
ci sono metodi per esami al computer di comparazioni anatomiche su
base fotografica?
Fuori
dai laboratori, si può tentare qualcosa, a livello empirico,
cone nell'esempio che segue. L'immagine a sinistra è della
piccola Anastasia; l'altra è di Anna. La linea tratteggiata
nera, sotto la mandibola da l'idea di una curva identica.