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    Enciclopedia del Mistero e dell'Impossibile



     NAZISMO

............................                                                  ESOTERICO

 





   MAGIA
   NEL TERZO REICH















Hitler e la Swastika

Se Adolf Hitler fu il capo indiscusso del Terzo Reich forse non fu veramente tale all'interno del movimento che aveva fatto nascere il Nazismo. Secondo diversi autori infatti il Führer fu soltanto uno strumento nelle mani di qualche organizzazione più grande di lui.

Questa lettura (abbastanza diffusa) della storia del Reich è probabilmente esagerata e l'idea della setta nascosta rischia di ridimensionare la personalità criminale di Hitler, ma è vero che il Führer, come anche Himmler ed Hess, soffrirono di suggestioni magico-esoteriche che li avevano portati in gioventù a frequentare conventicole e società segrete tra le più strampalate, esaltate da dottrine messianiche.
Quelle teorie si unirono al delirio di onnipotenza di Hitler inducendolo a scegliere quale emblema della nuova Germania il simbolo antichissimo della Swastika.

Già 2600 anni fa quella figura aveva rappresentato, in diversi luoghi dell'Europa e dell'Asia, il giro del Sole nel ciclo del tempo in forma stilizzata. Hitler lo credeva originario del Tibet, da cui si riteneva che provenisse la razza ariana. Lo adottò a mo' di vessillo della nazione germanica e lo capovolse rispetto alla raffigurazione più comune su consiglio di un consulente del regime a sua volta ossessionato da idee di distruzione e ricostruzione del mondo.

Molto probabilmente, sulla decisione finale influì Heinrich Himmler, braccio destro di Hitler, al quale tornava molto gradito che la principale icona del Reich si confondesse con le iniziali delle Schutz-Staffel, il corpo speciale da lui fondato meglio noto con la sigla SS. E grazie alle SS poco dopo la sfrenata voglia di potere di Himmler si concretizzò.


La notte dei lunghi coltelli

Uno dei più rapidi blitz della storia portò in poche ore al massacro di decine di militanti delle Squadre di Assalto o SA, un'organizzazione paramilitare nazista che includeva nemici, ma anche sostenitori di Hitler alcuni dei quali ne avevano pure agevolato la scalata al potere. Il fatto strano è che la violenta epurazione fu preordinata scientificamente all'interno del Nazismo stesso, e proprio per volontà di Hitler, dal ministro degli Interni Göring e dal leader delle SS Himmler.

Oltre a Ernst Röhm ed altri capi delle SA i militi delle SS sterminarono circa 200 aderenti alle SA. Il piano fu eseguito in una sola notte (tra il 30 giugno e il 1° luglio del 1934) con l'arma forte della sorpresa. Quella notte fatale è passata alla storia come 'La notte dei lunghi coltelli'.

Si disse che forse in questa operazione non c'erano soltanto motivazioni politiche, ma anche trame più tenebrose e oscure. Forse il gruppo formato da Hitler, Göring e Himmler perseguiva obiettivi diversi dagli altri capi del Nazismo, sulla base di antiche tradizioni esoteriche: qualcosa del tipo 'grande sacrificio rituale'.

Certamente gli uomini di vertice del Reich sentivano una forte attrazione verso l'Arcano e i grandi Misteri della Storia.


C'è un fatto molto curioso, che documenta quella grande esaltazione magica. Negli anni d'oro del regime Hitler mandò in esplorazione l'archeologo Otto Rahn e il filosofo Alfred Rosenberg perché trovassero da qualche parte Il Sacro Graal. I due andarono a Montségur, verso i Pirenei, perché lì si era consumata ad opera della Chiesa nel 1244 una strage di Catari (considerati eretici) che con l'aiuto dei Templari a quanto pare erano riusciti ad occultare qualcosa di grosso. Montségur tra l'altro è una località vicina a Rennes le Chateau dove il parroco del villaggio, Bérenger Saunière a fine Ottocento secondo la voce pubblica aveva trovato un tesoro. I due ricercatori mandati da Hitler invece non trovarono niente ma Otto Rahn di sicuro trovò la morte. Poco dopo, in Austria, in un paesaggio pieno di neve si scoprì il suo cadavere. Si era 'suicidato' mentre era 'sorvegliato' dalla Gestapo.

Ma perché tanta ossessione per il Sacro Graal (o Sacro Gral)? Perché si credeva che il Calice che aveva custodito il sangue di Cristo avesse poteri magici, tali da rendere onnipotente e immortale il Terzo Reich.






La Lancia di Longino


Alla base del Terzo Reich c'era un'ideologia pagana. Ai miti della razza superiore e del superomismo germanico si aggiungeva l'antica tradizione del dio Odino e del Walhalla o Paradiso degli Eroi: una religiosità di guerra dunque, incompatibile con il Cristianesimo. Non sembra chiaro quindi perché, oltre al Graal, Hitler fece di tutto per impossessarsi della mitica Lancia di Longino, l'arma con cui un centurione romano avrebbe trafitto il costato di Cristo già morto sulla croce. L'oggetto comparve tante volte e contemporaneamente nelle chiese cristiane durante la caccia alle reliquie del medioevo. Ma quella che si credeva la vera Lancia di Longino, rinforzata da un chiodo della croce di Cristo, finì in possesso degli Asburgo. Era esposta nella Weltliche Schatzkammer (la Stanza del Tesoro) del Palazzo dell'Hofburg a Vienna e lì la vide per la prima volta Hitler da giovane, restando incantato e quanto mai voglioso di impossessarsene.

La Heilige Lanze (Lancia Sacra) riproponeva in realtà il mito pagano, poi trapiantato in ambiente cristiano, dell'arma che rende invulnerabili e invincibili. Si diceva che, grazie alla Lancia Sacra, Teodosio avesse sconfitto i Goti e Carlo Martello gli arabi a Poitiers. La Heilige Lanze fu poi in possesso di Carlo Magno, di Ottone I di Sassonia e di Federico Barbarossa. Questi precedenti trasformarono in ossessione il desiderio di Hitler.

Con l'annessione dell'Austria Hitler arrivò alla fine della sua ricerca, impossessandosi del cimelio. Fece nascondere la Lancia in una galleria blindata, sotto l’antica fortezza di Norimberga, ma gli alleati arrivarono ugualmente al bunker segreto.
Il 30 Aprile 1945, le truppe di occupazione misero le mani sulla Heilige Lanze. Qualche ora dopo Adolf Hitler si suicidò a Berlino.
La Lancia di Longino, che probabilmente aveva dato al Führer suggestioni superstiziose più che religiose, fu restituita all'Hofburg, a Vienna.

Ma la storia non finisce qui, perché in un saggio ormai introvabile si dice che Heinrich Himmler aveva fatto fabbricare una copia perfetta della Lancia di Longino (quella che Hitler aveva preso e che oggi si trova a Vienna), che gli servì per ingannare il Führer. Per ordine di Himmler, l'originale sarebbe stato nascosto tra i ghiacciai dell'Antartide.

C'era in tutto questo il riconoscimento da parte dei vertici del Terzo Reich di una sacralità magica dell'arma invincibile, sicuramente indipendente dalla passione di Cristo e, più che altro, in connessione con i miti medievali della Spada nella roccia, di Excalibur, e della Durlindana.


Famosi libri, come Il mattino dei maghi di Pauwels e BergierHitler e il nazismo magico di Giorgio Galli hanno dato il via a tanti studi sul settarismo occultistico che sarebbe stato alle spalle del Nazismo. Tante volte però si è parlato di elemento magico del pensiero di Hitler sovrapponendolo all'elemento mitico, probabilmente più forte e sempre presente nel pensiero germanico. Più semplicemente, tutte le suggestioni dei Capi Nazisti e dei loro consiglieri (i vari Rosenberg, Otto Rahn, etc) richiamano i grandi miti del Medioevo Germanico e Celtico (Parsifal, Re Artù, le sacre foreste e le divinità della terra) che erano parte della cultura nordica e non solo del Nazismo e che avevano ispirato poeti e musicisti del Romanticismo.

 


 

 














 
 

 







ADOLF HITLER