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    Enciclopedia del Mistero e dell'Impossibile



GIALLI DELLA STORIA

............................                                    GIALLI DELLA STORIA





  Chi uccise
  IL PRESIDENTE
  KENNEDY?


 












22 Novembre 1963

Intorno alle 13.30 Roger Craig, Vice Sceriffo di Dallas sentì un fischio e subito dopo vide muoversi a passo svelto un giovane nella zona dell'edificio da cui poco prima qualcuno aveva sparato al Presidente degli Stati Uniti John Fitzgerald Kennedy uccidendolo.


           Il Vice Sceriffo
            Roger Craig


Quel giovane raggiunse una 'station wagon verde chiaro' che lo attendeva a breve distanza. Al volante dell'auto c'era un uomo di colore. Il giovane salì a bordo e la macchina ripartì subito, senza che Craig avesse il tempo di bloccare i due e di interrogarli, come aveva in mente di fare.

Poco dopo il Vice Sceriffo andò all'ufficio di polizia di Dallas, dove il Capitano Will Fritz, capo della locale Sezione Omicidi stava interrogando un uomo sospettato di aver ucciso un poliziotto che aveva tentato di fermarlo poco dopo l'assassinio del presidente.

Quell'uomo era Lee Harvey Oswald ed era lo stesso uomo che Craig aveva visto salire sulla station wagon verde. Di ciò parlò subito con Fritz.

Fritz però negò sempre questa circostanza, anche davanti alle commissioni d'inchiesta sul caso Kennedy, sostenendo che Craig non era mai entrato nel suo ufficio quel giorno.
Craig invece ripeté sempre la sua versione: la ripeté davanti alle commissioni d'inchiesta e negli anni successivi. Lo fece fino alla morte.



Lee Oswald



Ma non fu l'unica ragione per cui Craig entrò in rotta di collisione con gli investigatori e con quelle che furono le conclusioni del famoso Rapporto Warren, che chiuse le indagini incolpando soltanto e solamente Lee Oswald - peraltro già defunto - dell'omicidio del Presidente degli Stati Uniti.

il Vice Sceriffo Craig peraltro, nei momenti concitati del dopo-attentato. aveva perquisito il famigerato sesto piano della libreria della Texas School, che aveva una finestra da cui - secondo la versione ufficiale - Oswald aveva sparato verso il basso mentre transitava il corteo presidenziale.
Craig dichiarò che lì aveva trovato un fucile su cui era stampigliata la scritta Mauser 7.65. La circostanza fu confermata dall'agente Seymour Weitzman, che era con Craig.
Peccato però che poi, durante gli interrogatori ufficiali, Weitzman cambiò idea dicendo che non era certo della marca del fucile. Craig invece continuò a parlare del Mauser. In pratica, uno ci ripensa e l'altro no.

In quella fase si cominciava ad accreditare l'idea che l'arma del delitto era stata un fantomatico Carcano 91, un vecchio fucile italiano che forse nessuno aveva mai visto.
In pratica un poliziotto aveva ritrattato e un altro aveva mantenuto le posizioni. Pazzo e inaffidabile fu considerato quest'ultimo, cioè Craig, che pure negli ultimi 4 anni aveva ottenuto 4 promozioni per l'ottimo stato di servizio presso l'ufficio dello Sceriffo di Dallas.

Ora invece, d'improvviso, diventava inattendibile e mitomane, tanto da essere licenziato

E qui cominciano i veri guai per Roger Craig. Ostacolato nella ricerca di un nuovo lavoro, l'ex Vice Sceriffo sfuggì a diversi attentati (ad esempio il motore della sua automobile esplose al momento della messa in moto) con il risultato di vari ricoveri in ospedale.
In diverse interviste però continuò a parlare della station wagon e del Mauser rifacendo sempre il racconto iniziale.

Alla fine, nel 1975, Craig viene contattato da Robert Groden, autore di diversi libri sul caso Kennedy e promotore di una nuova inchiesta sull'assassinio del Presidente che dovrebbe coinvolgere l'ex Vice Sceriffo.
Craig accetta e Groden parte per Dallas.
Ma quando il suo aereo atterra viene a sapere che Craig è morto, il giorno prima.

Ad aver trovato il cadavere, in una pozza di sangue, era stato il padre di Craig. 'Suicidio' si concluse, al termine di un'altra indagine opaca.

Nella stanza del 'suicidio' c'era un fucile, ad una certa distanza dal cadavere. L'arma non era di proprietà di Craig e la traiettoria del proiettile mortale andava dall'alto verso il basso del corpo della vittima, come se qualcuno avesse costretto Craig ad inginocchiarsi prima di ucciderlo.




Ma chi si uccide sparandosi dall'alto
e con un fucile non suo?

In conclusione, Roger Craig era colpevole per aver prospettato l'ipotesi del complotto, che è la più credibile a proposito del caso Kennedy ma va contro la tesi di sistema che era ed è:

il Presidente fu ucciso da un pazzo solitario:
Lee Harvey Oswald

Altro pazzo sarebbe stato Roger Craig
e qualcuno continua a dirlo


Ma, al contrario, c'è la vicenda umana di Craig che è stata qui
riassunta sulla base delle ricerche compiute da

Massimo Mazzucco e trasmesse da Contro TV




Il pazzo / Il complotto / I personaggi



Lee Harvey Oswald, sempre cifrato dalle indagini di polizia e dalle sentenze come 'ex marine, castrista, comunista, agente dell'URSS, etc.', e di conseguenza 'mitomane o depresso o lupo solitario' era veramente uno che aveva agito da solo, in preda ad una sorta di pazzia?

Erano 3, e tutti di Oswald, i proiettili sparati contro il Presidente? Oppure furono almeno 6 (come alcuni analisti sostennero) i colpi indirizzati a Kennedy nel mezzo di un fuoco incrociato partito da più postazioni?

E allora, perché Jack Ruby uccise Oswald, in diretta televisiva e addirittura 'alla presenza di agenti' che scortavano l'assassino del Presidente negli uffici di polizia di Dallas?
Jack Ruby, gestore di un night club colluso con la mafia, voleva veramente evitare alla moglie di John Kennedy le sofferenze del processo - come dichiarò - o voleva tacitare per sempre Lee Oswald per qualche ragione?

John Fitzgerald Kennedy (noto anche come JFK grazie al titolo del famoso film di Oliver Stone), 35° Presidente degli Stati Uniti ma in realtà il primo capo di stato americano conosciuto in tutto il mondo grazie agli sviluppi della televisione, piaceva a tutti e in tutti i paesi.


Ma forse non piaceva a tutti negli Stati Uniti

Giovane, di bell'aspetto, marito della bellissima ed elegante Jacqueline e gradito al gossip per la sua passata relazione con Marilyn Monroe, era all'apice di un grande successo mediatico quando morì, ma per varie ragioni era nel mirino di potenti nemici interni. Erano contro Kennedy vari gruppi anticastristi che accusavano il Presidente di non aver agito con abbastanza forza contro il regime di Cuba al tempo della famosa crisi dei missili. Tra i possibili mandanti dell'omicidio qualcuno inserì anche Lyndon B. Johnson, Vicepresidente di Kennedy che poi ne prese il posto.

Ma tra i più pericolosi nemici di Kennedy
c'erano la CIA, l'FBI e la Mafia


La CIA e l'FBI, da sempre potentissime, rischiavano un ridimensionamento di cui Kennedy aveva parlato spesso; la Mafia invece gli era ostile perché fortemente attaccata dal fratello del Presidente. Robert Kennedy, detto Bob (che morirà ucciso, anche lui in circostanze strane nel 1968), era a capo del Dipartimento di Giustizia, da cui era partita una vera e propria guerra contro Cosa Nostra.

E invece le commissioni d'inchiesta e i tribunali
messe da parte la CIA, l'FBI e la Mafia
trovarono quale unico colpevole
dell'assassinio del Presidente

'un pazzo solitario':
Lee Harvey Oswald

 







 

 











 
 

 





John Kennedy


22 novembre 1963