Tutto
accade insomma ad opera di "una
mano invisibile" o di un'"anima
in pena", quella che secondo la gente
è una presenza dell'Aldilà rievocando una
leggenda a fosche tinte ambientata nella stradina dove
abita la vecchietta. La tradizione tramanda infatti che
in quel luogo c'era, un tempo, un albero di carrubo ai
cui rami venivano impiccate le donne colpevoli di adulterio,
"anime in pena" o "anime dannate"
ancora alla ricerca di vendetta e ostili al mondo dei
vivi: in quella strada ci sarebbe una sorta di maledizione
eterna. L'immaginario popolare è sempre uguale
in questi casi e tutto viene collegato ad una infestazione
e al tenebroso mondo dei diavoli e degli spiriti. ll risultato
è quello di assurdi sospetti da parte della gente
nei confronti della vecchietta (una donnina esile e gentile)
e dei suoi parenti, che da tutta questa vicenda hanno
guadagnato soltanto danni ai mobili, qualche ustione alle
mani, tanta paura e una sorta di isolamento sociale. In
quella presunta "casa degli
spiriti" si arriva all'intervento di un
esorcista (che non risolve) ed a tentativi vani di spiegazione
scientifica (campi gravitazionali, esalazioni di gas sotterraneo,
etc.).
Il
fatidico 14 ottobre 2009
La situazione precipita con incendi
ripetuti e simultanei che distruggono la casa
dell'anziana, quella di una figlia e in parte quella del
figlio. Il quartiere resta per un po' senza luce e i malcapitati
la notte successiva finiscono per dormire in macchina:
la famiglia della vecchietta viene accusata di dolo o
truffa avendo in realtà ricevuto solo danni e fastidi
dalla assurda potenza del mistero. Si può concludere
che questo caso rappresenta uno
dei più grossi casi italiani nell'intera
storia del poltergeist.
La
forza o "entità" indefinibile che è
all'opera a Matino è, tra l'altro, più impudente
e più appariscente dello standard di questa fenomenica
(proprio perché ostenta la sua forza davanti a
più persone e quasi si fa riprendere dalle telecamere)
e, come sempre in questi casi, fa pochi danni alle persone:
a Matino solo qualche ustione alla mano di una nipote
della vecchietta. Quella specie di "diavolo a molla"
che nel poltergeist agita d'improvviso persone e cose
creando un grande sconquasso e qualche volta distruggendo
la casa delle vittime non fa mai veramente male alle persone:
tutto cade, crolla o s'incendia, ma non piomba mai una
tegola in testa a qualcuno.
Nel
suo insieme il caso di Matino è simile a quello
di Canneto
di Caronia (un villaggio di pescatori in provincia
di Messina) che è stato ripetutamente, e in maniera
più estesa, colpito negli ultimi anni da incendi
e fenomeni di elettromagnetismo anomalo che per la loro
dinamica sfuggono a qualsiasi spiegazione scientifica.
Su quel caso, nel 2007, una commissione governativa italiana
(coadiuvata da uno scienziato della NASA) ha presentato
un rapporto riservato che ipotizza fenomeni elettromagnetici
di origine artificiale forse riferibili a sospettate presenze
aliene al largo del mare di Sicilia. Questo dossier (il
primo con un protocollo di stato) sposta la telecinesi
dal mondo degli spiriti a quello dell'universo vivente.
Probabilmente il resoconto dei tecnici arriva a conclusioni
esagerate, ma è importante perché per la
prima volta un rapporto ufficiale ammette che la telecinesi
esiste e che forse esistono anche gli extraterrestri.