Il
Calendario Maya
La
profezia della fine del Mondo
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Il
mondo finirà veramente il 21 dicembre 2012, soltanto fra
4 anni? Questa è la profezia dei Maya, l'antico popolo
abitante nel Messico precolombiano, che elaborava un particolare
computo di un tempo millenario sulla base dei moti apparenti del
pianeta Venere. Da quel calendario si ricava che a Natale del
2012 il regalo del destino potrebbe essere una sequenza di maremoti,
terremoti ed eruzioni vulcaniche che porterebbero nel mondo i
veri giorni dell'apocalisse.
Qualcuno
nota che un quadro di grandi catastrofi naturali è già
presente sulla terra, ad esempio con il forte sbalzo delle temperature
determinato dall'effetto serra: in pratica, noi stessi avremmo
creato il grande pericolo con l'inquinamento. Ma se così
fosse, i sacerdoti-astronomi che nell'antica civiltà messicana
elaborarono il sistema di pronostico (a quanto pare, nel I secolo
a. C.) non potrebbero aver ragione. Il loro metodo di calcolo
era di tipo astronomico-astrologico e teneva conto di movimenti
planetari, nella fascia dello zodiaco, che farebbe piombare sulla
nostra testa una sorta di maledizione del destino indipendente
dai comportamenti umani.
Ma
cosa c'è di accettabile dal punto di vista dei movimenti
astrali? Qualcosa sì, visto che effettivamente, nei nostri
anni si starebbe completando un ciclo con lo spostamento dell'asse
terrestre rispetto all'ellittica solare. Questo fenomeno determinerebbe
- secondo molti astrologi - mutamenti nei comportamenti dell'umanità
in direzione di un più forte amore universale e di una
maggiore sensibilità sociale. A questo si allude quando
si parla di "New Age" o "Era dell'Acquario".
Si creerebbero situazioni positive e scenari addirittura favorevoli,
qualcosa di molto diverso da tifoni, inondazioni di interi continenti
e da quel terremoto esiziale che - secondo i sacerdoti Maya -
farà tremare il globo intero.
Qualcosa
del genere (fortissimi sconvolgimenti climatici, ma non così
disastrosi) era stato paventato in realtà in un dossier
scientifico, un rapporto presentato al Pentagono nel 2003 in cui,
per il 2020 e non per il 2012, si mettevano in conto cataclismi
che si potrebbero abbattere sul pianeta per l'aumento della temperatura.
Si tratta di uno studio di carattere ecologico e non di un rapporto
astrologico; di situazioni che possiamo ancora mutare con accordi
internazionali sulle emissioni di gas di scarico, etc.
Ma
quanto è credibile la profezia che viene dall'antico e
fascinoso mondo dell'America latina dove sembrano concentrarsi
remoti misteri come quello dei teschi
di cristallo perfettamente lavorati senza supporto tecnologico
o come quello delle piste di Nazca,
dove si intravede il tracciato di basi di decollo e atterraggio
(visibili solo dall'alto) per astronavi
della preistoria?
Secondo
alcuni il calendario Maya è molto preciso da punto di vista
previsionale, tanto che i loro compilatori avrebbero indicato
(5.000 anni fa) l'eclissi solare dell'11 agosto 1999 con un margine
di errore di soli 33 secondi rispetto a quello che accadde veramente
in cielo. Anche se questo è vero, non dimostrerebbe però
molto: proverebbe soltanto che i sacerdoti Maya conoscevano bene
l'astronomia, ma non la forza del destino.
Peraltro,
tutto questo va raffrontato con i responsi di altri grandi profeti,
ad esempio Nostradamus,
che nelle sue "Centurie e presagi" scrisse che
"L'anno millenovecentonovantanove, sette mesi/Verrà
dal cielo un grande Re del terrore...". Come sappiamo,
alla fine del millennio, non è accaduto niente, come
spesso rimane felicemente deluso chi si appoggia al pensiero
dei veggenti.
Ci
sono poi altre profezie finite nel nulla della realtà,
come quella del 2000 di un certo John
Titor, che diceva in un forum di internet di essere tornato
indietro dal 2036 con la Macchina
del Tempo e raccontava fatti da lui già vissuti
e che per noi non si sono ancora tutti verificati. Questioni sociali
negli Stati Uniti nel 2005 e guerra civile nel 2008; poi l'occupazione
del Giappone da parte della Cina, attacco israeliano ai paesi
arabi e terza guerra mondiale scatenata dalla Russia (nel 2015)
con armi atomiche.
Il
2008 è passato e molto già "non si è
verificato".
Rimane
da attendere il 2015, oltre la fine del mondo dei Maya.
©
testi e grafica di: leonardo d'erasmo