La
profezia di Nostradamus
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Più
di due secoli dopo la morte di Nostradamus, durante la rivoluzione
francese, un gruppo di militari sbandati si fermò di notte
in un cimitero.
Per
allontanare la paura della morte, i soldati imbandirono un banchetto
sopra una tomba.
Mangiarono
e bevvero a dismisura e, alla fine, il più brillo di tutti
scoperchiò il sepolcro.
Morì
all'istante, fulminato dallo sguardo allucinante del cadavere,
che era stato sepolto in piedi, e da una scritta che era stata
interrata con il morto. Sul cartello si leggeva "Michel
de Notredame" e poi la data di quel macabro festino.
Nostradamus
aveva firmato la sua ultima profezia.
Si
chiamava Michel de Notredame (1503 - 1566) e fu medico,
astrologo e profeta. E' passato alla storia con lo pseudonimo
di Nostradamus.
Scrisse un'opera dal titolo "Centurie e presagi", con
cui si delineava il futuro del mondo e dell'umanità.
L'opera
è in rima, priva di sequenze cronologiche e di riferimenti
temporali precisi. Ciò consente a chiunque di trovare qualunque
avvenimento, ma solo dopo che lo stesso si è verificato.
Frasi
sibilline come:
"Il
fuoco si avvicinerà alla grande città nuova/Allistante
una grande fiamma sarà sparsa"
o
del tipo:
"Saranno
viste in cielo armi combattere/Chi sarà nel mezzo i divini
nemici/Vorranno le leggi religiose ingiustamente distruggere/Per
fuoco e guerra molti credenti saranno messi a morte messi"
possono
riferirsi, a scelta, a diversi avvenimenti degli ultimi 400 anni.
Due
versi del veggente parlano, ad esempio, di un Papa che perde sangue.
Naturalmente, la previsione è stata collegata all'attentato
del 1981 a Giovanni Paolo II. In mancanza di date il pronostico
non fu compreso in anticipo.
In
questo caso, più precisa era stata la profezia del cosiddetto
Ragno
Nero, che aveva parlato apertamente
del 1981 con un accenno a difficoltà della cattedra di
Pietro.
Una
profezia di Nostradamus, fino a qualche anno fa, metteva ansia
nelle aspettative del nostro tempo. in due versi delle Centurie,
infatti, si legge:
"L'anno
millenovecentonovantanove, sette mesi/Verrà dal cielo un
grande Re del terrore..."
In
quel luglio, alla fine del millennio, non accadde proprio niente.
E' una delle pochissime volte che una data è indicata nelle
Centurie: naturalmente, senza risultato.
Nostradamus
è tuttavia nella leggenda dell'astrologia. Da 4 secoli,
il mito del famoso 'astrologo' continua a lusingare la
fantasia della gente.
Alla
leggenda che circonda il personaggio, si aggiunge il racconto
della tomba profanata.
©
testi
e grafica di: leonardo d'erasmo