Nel
momento decisivo della scelta, Gertrude si trova a dover deve dire un
no imbarazzante e difficile da spiegare oppure un sì
non voluto ma in grado di risolvere rapidamente il dramma del dover
decidere.
'Disse
sì, e fu monaca per sempre.'
La
triste storia della Monaca di Monza è uno dei pochi momenti
del libro di Manzoni in cui si descrivono situazioni meno astratte della
virtù di Lucia e della bontà di fra' Cristoforo, che ovviamente
annoiano gli studenti di liceo.
E'
anche un momento in cui la letteratura si pone al servizio della psicologia,
perché in sostanza ci parla del coraggio, nella sua forma più
difficile: quello che si richiede nei rapporti familiari.
1)
lo faccio perché ha sempre ragione?
2)
lo faccio per rassegnazione, visto che non potrò mai lasciarlo?
3)
lo faccio per paura?
4)
lo faccio per paura di perderlo?
5)
lo faccio perché ha sempre torto?
6)
lo faccio per rabbia, visto che non potrò mai lasciarlo?
7)
lo faccio perché lo disprezzo?
8)
lo faccio sperando che mi lasci?
In base alla tua risposta chiediti...
1)
non ci sono problemi, ma è vero che ha sempre ragione?
2)
la rassegnazione non è una condizione positiva; non è
vero che non potrai mai lasciare il tuo partner.
3)
tante volte la paura è in realtà solo fobia e, comunque,
la paura può essere superata.
4)
così facendo, si vive male e non si viene apprezzati. In realtà
aumentano i rischi di una rottura.
5)
se lo disprezzi così, perché non lo lasci?
6)
è vero che non potrai lasciare il tuo partner?
7)
se lo disprezzi così, perché non lo lasci?
8)
perché non fai tu la prima mossa?
Tante
volte, non si sa dire di 'no', per timore di una persona. Ne parla
ancora Manzoni descrivendo la
paura di don Abbondio.
In
altri casi non si sa dire di 'no', per timore di un giudizio del tipo
'Chi crede di essere questo qui?'. E' chiaro che, in questo caso,
il difetto sta nella mancanza
di autostima, che è sempre una delle principali cause di
infelicità.
Chi
non sa dire di 'no', le poche volte che lo fa, agisce al momento sbagliato,
e magari proprio con una persona che non meriterebbe un netto rifiuto
o diniego. Ci mette livore e muso duro, per effetto di timidezza.
Per assurdo, rischia di passare per arrogante.
Nei
casi in cui il 'no' è solo un piccolo no, si può dire
sorridendo: 'Mi dispace, ma proprio non posso'.